Tipologie di Magnesio

MAGENSIO OSSIDO-IDROSSIDO

L'ossido di magnesio è un composto inorganico del magnesio, rappresentato dalla formula chimica MgO. Fortemente igroscopico, in presenza di acqua si trasforma nella forma idratata, nota come idrossido di Magnesio Mg(OH)2.

MgO + H2O = Mg(OH)2

Sotto il nome di magnesia l'idrossido di magnesio è conosciuto principalmente per l'impiego come lassativo, basti pensare alla famosa magnesia S.Pellegrino che contiene idrossido di magnesio al 90%.

Tra tutti i composti usati per integrazioni specifiche del minerale, l'ossido di magnesio è quello contenente le percentuali più generose di magnesio, tanto che ogni grammo di questo composto racchiude ben 600 mg del prezioso elemento.

Allo stesso tempo, l'ossido di magnesio è anche la forma integrativa che solleva i maggiori criticismi, derivanti dalla scarsa biodisponibilità; in altre parole, pur essendo particolarmente ricco di magnesio, lo contiene in una forma scarsamente assorbibile, di conseguenza anziché essere assorbito a livello intestinale e distribuito ai tessuti, il minerale viene in gran parte eliminato con le feci.

La scarsa assorbibilità dell'ossido di magnesio deriva in parte dalla bassa solubilità in acqua. Inoltre, in alcuni studi condotti sia su umani che in modelli murini, il composto di magnesio ha dimostrato una minore biodisponibilità rispetto ad altre forme di magnesio, testimoniata dallo scarso aumento delle concentrazioni urinarie dopo assunzione orale.

La scarsa solubilità in acqua sembra un parametro importante per valutare la biodisponibilità dell'ossido di magnesio: in alcuni studi condotti su bestiame ruminante, si è osservato come i due aspetti fossero proporzionali, ragion per cui le polveri più fini di magnesio ossido potrebbero risultare maggiormente biodisponibili rispetto a quelle a grana più grossa.

 

MAGNESIO BISGLICINATO

Il magnesio bisglicinato (C4H8MgN2O4) è un sale organico del magnesio solubile in acqua. É caratterizzato da un assorbimento intestinale superiore e da una maggiore biodisponibilità rispetto alle forme di magnesio non chelate ed ai sali inorganici del minerale.

Deriva dalla chelazione, ovvero dal legame, tra un atomo di Magnesio e due molecole di glicina.

Perché è migliore rispetto ad altri sali di magnesio

onostante si parli sempre del magnesio in maniera generica, è importante sapere che la sua efficacia varia in funzione delle molecole a cui è legato. I differenti legami influenzano il suo assorbimento e la sua biodisponibilità.

Il magnesio bisglicinato è una delle forme migliori in cui assumere magnesio, ed offre molteplici benefici per la salute:

  • consente un assorbimento intestinale ottimale del minerale
  • permette una maggiore biodisponibilità
  • compete meno con l’assorbimento di altri minerali, come il Calcio
  • riduce l’irritazione intestinale, proteggendo dal rischio di diarrea osmotica
  • il legame con la glicina protegge il magnesio dal legame con fosfati, fitati e tannini, che ne riducono l’assorbimento

Non si lega a fosfati, fitati e tannini

Fosfati, fitati e tannini sono considerati fattori anti-nutrizionali: legandosi ai nutrienti formano sali insolubili e ne riducono l’assorbimento e l’utilizzo.

La presenza del legame con la glicina protegge il magnesio dal legame con queste sostanze che ne ostacolerebbero l’assorbimento.

Sicurezza di utilizzo

Il Magnesio Bisglicinato ha un ottimo profilo di sicurezza ed è adatto anche ai bambini ed alle donne in gravidanza.

L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha analizzato la sicurezza del magnesio bisglicinato e la sua biodisponibilità. Ha dichiarato che il Magnesio chelato con la glicina può essere utilizzato come sostituto della rispettiva forma minerale semplice.

Quali sono i vantaggi del bisglicinato di magnesio?

È stato dimostrato che il bisglicinato di magnesio ha una serie di benefici per la salute, tra cui:

Mantiene la salute delle ossa

Il magnesio “collabora” con il calcio nel mantenimento della salute delle ossa. Molte persone integrano calcio senza un adeguato apporto di magnesio, il che porta a un supporto inefficace per la salute delle ossa. Inoltre, il magnesio è necessario per la corretta attività della vitamina D, anch’essa fondamentale per la salute delle ossa.

Supporta la digestione

Gli individui con un basso livello di acido cloridrico nello stomaco o con una digestione non ottimale, spesso non hanno una quantità adeguata di magnesio. I bisglicinati di magnesio aiutano a ripristinare un sano equilibrio dei livelli di questo minerale garantendo un ottimale assorbimento, migliorando anche la digestione e l’acidità.

Promuove la salute cardiovascolare e muscolare

Il magnesio bisglicinato è ottimo per sostenere il rilassamento ma anche una buona funzionalità del muscolo cardiaco e un’adeguata contrattilità del muscolo scheletrico. Il magnesio è anche un cofattore essenziale in diversi enzimi che supportano la pressione sanguigna.

Migliora il rilassamento e il sonno

Poiché il magnesio aiuta a rilassarsi, può migliorare il rilassamento generale dell’organismo, promuovere un senso di calma e supporta i normali ritmi del sonno. Questo è uno dei motivi per i quali si consiglia di assumerlo la sera.

Aiuta a metabolizzare i carboidrati

Il magnesio è fondamentale per molte reazioni biochimiche coinvolte nella conversione del cibo che ingeriamo dalla nostra alimentazione, soprattutto di carboidrati e grassi. La sua quantità è strettamente correlata alla produzione di energia. Inoltre, può anche contribuire al corretto funzionamento dei recettori dell’insulina.

Supporta la salute dei reni

Poiché il magnesio bilancia il calcio, può supportare la salute dei reni riducendo il rischio di calcoli renali.

Allevia il mal di testa cronico 

È noto da tempo che l’integrazione di magnesio riduce la frequenza e la gravità dell’emicrania e delle forme più lievi di mal di testa. Poiché circa la metà di tutti i soggetti che soffrono di emicrania possono essere carenti di magnesio, la ricerca conferma che “il magnesio orale sotto forma di integratore è consigliato in tutti i soggetti che soffrono di emicrania”.

Per quanto riguarda la profilassi dell’emicrania, quantità adeguate di magnesio sono fondamentali per il mantenimento dell’equilibrio elettrolitico che contribuisce alla corretta polarizzazione delle membrane neuronali. Sono stati notati meccanismi fisiopatologici sovrapposti tra emicrania ed epilessia; anomalie nella polarizzazione neuronale e nell'eccitabilità possono contribuire all'emicrania, come sono note nei disturbi convulsivi dove il magnesio può giocare un ruolo cardine nel loro supporto.

MAGNESIO CARBONATO

Il carbonato di magnesio e il bicarbonato di magnesio sono composti ottenuti dall'idrossido di magnesio, utilizzati dall'industria alimentare come regolatori di acidità,  supporto di additivi, antiagglomeranti ed agenti lievitanti.

Possono essere contenuti in diversi prodotti, come per esempio nel lievito in polvere.

Nei prodotti, quindi, potremmo trovare non direttamente magnesio citrato, bensì magnesio carbonato (MgCO3), sale inorganico dall'alto contenuto di magnesio (24%), e acido citrico (C6H8O7). I due ingredienti miscelati in acqua reagiscono originando Mg citrato e liberando anidride carbonica (che dà la tipica effervescenza). La miscela in acqua si trasforma in una soluzione ad alto contenuto di magnesio citrato, sale organico che apporta il 16% di Mg, che si dimostra altamente solubile e con elevata velocità di assorbimento. A concentrazioni elevate hanno un effetto lassativo.

MAGNESIO CITRATO

OTTIMO PER LO SPORT!

Il magnesio citrato si distingue per la sua elevata biodisponibilità, che lo rende particolarmente efficace nel contrastare la stanchezza e nel migliorare il tono muscolare. Rispetto ad altri sali organici di  magnesio, il citrato è meglio assorbito a livello muscolare, facilitando così il recupero da affaticamento e la riduzione di crampi o tensioni muscolari. Questa caratteristica lo rende una scelta preferenziale
per chi necessita di un'integrazione rapida ed efficiente di magnesio, soprattutto in ambito sportivo o in situazioni di stress fisico. A tal proposito, è stato approfondito il suo profilo di biodisponibilità al variare della dose giornaliera assunta, in relazione ad altri sali organici come il glicinato, il malato e l'acetil-taurato.

i livelli di magnesio nei muscoli scheletrici sono nettamente superiori
durante l9assunzione della forma citrata, indipendentemente dalla dose somministrata, dopo 24 ore; mentre la quota disponibile del magnesio al dosaggio minore di magnesio malato e acetil-taurato sono inferiori rispetto al gruppo di studio.

fonte:

Ates, M., Kizildag, S., Yuksel, O., Hosgorler, F., Yuce, Z., Guvendi, G., Kandis,
S., Karakilic, A., Koc, B., & Uysal, N. (2019). Dose-Dependent Absorption
Proûle of Dimerent Magnesium Compounds. Biological trace element
research, 192(2), 2443251. https://doi.org/10.1007/s12011-019-01663-0

MAGNESIO SOLFATO

il magnesio solfato si conferma un potente agente osmotico a livello intestinale richiamando acqua, utile a stimolare la peristalsi e favorire l'evacuazione. È sconsigliato per i bambini e per i soggetti affetti da insufficienza renale, poiché potrebbe causare squilibri elettrolitici soprattutto se somministrato con dosi ripetute e per lunghi periodi.

Il magnesio solfato, in ultima analisi, rappresenta una formulazione versatile, utilizzata in ambiti diversi a seconda della via di somministrazione e del dosaggio, spaziando dall9impiego come lassativo osmotico a quello in ambito ospedaliero per le sue proprietà neuroprotettive, fino alla gestione di condizioni cliniche specifiche come agente tocolitico.

MAGNESIO PIDOLATO

Il magnesio pidolato è un sale organico in cui il metallo bivalente è legato all'acido piroglutammico o acido pidolico, un derivato amminoacidico in cui il gruppo amminico è ciclizzato in forma di lattame.

Essendo un sale organico è possibile postulare che come tale
presenti una biodisponibilità maggiore, rispetto ai sali inorganici in vivo; in particolare si è dimostrato essere prontamente assorbito e agire in alcuni compartimenti cellulari, piuttosto che altri come gli eritrociti in soggetti affetti da anemia falciforme.

FONTI SCIENTIFICHE:

De Franceschi, L., Bachir, D., Galacteros, F., Tchernia, G., Cynober, T., Alper,
S., Platt, O., Beuzard, Y., & Brugnara, C. (1997). Oral magnesium
supplements reduce erythrocyte dehydration in patients with sickle cell
disease. The Journal of clinical investigation, 100(7), 184731852.
https://doi.org/10.1172/JCI119713

Maier, J. A., Pickering, G., Giacomoni, E., Cazzaniga, A., & Pellegrino, P.
(2020). Headaches and Magnesium: Mechanisms, Bioavailability,
Therapeutic Emicacy and Potential Advantage of Magnesium
Pidolate. Nutrients, 12(9), 2660. https://doi.org/10.3390/nu12092660

MAGNESIO CLORURO

Il cloruro di magnesio o MgCl!, è un sale inorganico impiegato, oltre che in casi di ipomagnesemia, anche per rafforzare il tono muscolare per curare i disturbi quali la fibromialgia e per quelli della malattia nota come di Hailey-Hailey. Gli studiosi Abraham e Flechas nel 1992 hanno postulato che bassi livelli di magnesio nelle cellule muscolari possano essere un fattore scatenante dello sviluppo della fibromialgia.

fonti scientifiche:

Engen, D. J., McAllister, S. J., Whipple, M. O., Cha, S. S., Dion, L. J., Vincent,
A., Bauer, B. A., & Wahner-Roedler, D. L. (2015). Emects of transdermal
magnesium chloride on quality of life for patients with ûbromyalgia: a
feasibility study. Journal of integrative medicine, 13(5), 3063313.
https://doi.org/10.1016/S2095-4964(15)60195-9

MAGNESIO ACETIL TAURATO

La somministrazione di magnesio acetil-taurato si dimostra quella avente maggior assorbimento nel sistema nervoso centrale, anche alla dose minore di 45mg;
mentre la differenza tra la dose massima di tale sale organico e del magnesio glicinato è quasi trascurabile. Tale fenomeno è dovuto alla presenza della taurina, un amminoacido non essenziale implicato nella regolazione dell'osmolarità con effetti neuroprotettivi molto presente nel SNC; in cui esiste un sistema di trasporto
della taurina nelle cellule endoteliali capillari che formano la barriera ematoencefalica.

FONTI SCIENTIFICHE:

Tamai, I., Senmaru, M., Terasaki, T., & Tsuji, A. (1995). Na(+)- and Cl(-)-
dependent transport of taurine at the blood-brain barrier. Biochemical
pharmacology, 50(11), 178331793. https://doi.org/10.1016/0006-
2952(95)02046-2

Magnesio e performance fisiche

il magnesio può migliorare le prestazioni fisiche?

Numerosi studi hanno valutato l'associazione tra livelli di Mg/integrazione e prestazioni fisiche, rilevando che il fabbisogno di Mg aumentava con l'aumentare del livello di attività fisica. Studi sugli animali hanno indicato che il Mg potrebbe migliorare le prestazioni fisiche aumentando la disponibilità di glucosio nel cervello, nei muscoli e nel sangue e riducendo/ritardando l'accumulo di lattato nel muscolo. La maggior parte degli studi sull'uomo si è concentrata sugli effetti fisiologici su pressione sanguigna, frequenza cardiaca e massimo consumo di ossigeno (VO₂ max), piuttosto che sulle prestazioni funzionali dirette. Alcuni studi trasversali hanno dimostrato un'associazione positiva tra livelli di Mg e prestazioni muscolari, tra cui forza di presa, potenza della parte inferiore della gamba, coppia di estensione del ginocchio, forza di estensione della caviglia, flessione isometrica massima del tronco, rotazione e prestazioni di salto. Inoltre, i risultati di studi di intervento hanno dimostrato che l'integrazione di Mg potrebbe portare a miglioramenti negli indici funzionali come la coppia del quadricipite. Inoltre, l'integrazione di Mg potrebbe migliorare la velocità di deambulazione e il tempo di permanenza in piedi sulla sedia nelle donne anziane. Questa revisione completa ha riassunto la letteratura scientifica, basata su studi sia su animali che sull'uomo, e si è posta l'obiettivo di valutare le prove scientifiche sullo stato/integrazione di Mg in relazione alle prestazioni fisiche.

FONTI SCIENTIFICHE: PubMed

PMID: 28846654 PMCID: PMC5622706 DOI: 10.3390/nu9090946

Magnesio e prestazioni fisiche negli anziani

la carenza di magnesio è associata a scarse prestazioni fisiche, ma non sono disponibili studi su come l'integrazione di magnesio influisca sulle prestazioni fisiche degli anziani.

La somministrazione di magnesio nella quantità di 300 mg/die a donne anziane di età media di 71,5 anni che frequentavano un programma di fitness leggero dopo 12 settimane, ha determinato una variazione nella Short Physical Performance Battery (SPPB); gli esiti secondari erano variazioni nella forza isometrica e isocinetica di coppia massima degli arti inferiori e nella forza di presa della mano.

Conclusioni: l'integrazione giornaliera di ossido di magnesio per 12 settimane sembra migliorare le prestazioni fisiche nelle donne anziane sane. Questi risultati suggeriscono un ruolo dell'integrazione di magnesio nel prevenire o ritardare il declino delle prestazioni fisiche correlato all'età.

FONTI SCIENTIFICHE: Nicola Veronese et al. 2014

PMID: 25008857  DOI: 10.3945/ajcn.113.080168